Se anche tu hai avuto problemi con finestre nuove e muffa e non sai come sia potuto succedere, non devi assolutamente preoccuparti. In questo articolo vedremo come fare a prevenire o eliminare la muffa e la condensa dalle tue finestre.
La muffa, oltre a non avere un aspetto gradevole, potrebbe essere un serio pericolo per te e la tua famiglia.
Infatti, come riferisce il Ministero della salute , l’esposizione alla muffa o alla condensa in casa può provocare diversi danni funzionali respiratori come l’asma oppure potrebbe essere causa di alcune reazioni allergiche, soprattutto nei bambini di 6-12 anni.
Ecco perché è di vitale importanza capire come eliminare la muffa e la condensa dalle finestre nella tua casa.
Prima, però, è indispensabile capire cosa sono e perché si formano.
Condensa finestre e muffa: cosa sono?
La muffa è un fungo che si forma in determinate condizioni ambientali, ad esempio quando persistono per un lasso di tempo lungo, condizioni elevate di umidità. La comparsa delle prime spore di muffa possono anche essere invisibili all’occhio umano e quindi formarsi ancor prima che tu te ne accorga.
La condensa invece si forma sulle superfici della tua casa, quando in particolari condizioni di temperatura e umidità, l’aria presente all’interno dell’abitazione viene a contatto con dei punti o delle zone con temperatura più bassa di quella di condensazione o di rugiada.
Perché le finestre fanno muffa e condensa nelle case moderne?
A correlare questi due fenomeni sono gli stessi fattori: La temperatura e l’umidità.
Sempre più frequentemente sentiamo parlare di problemi di muffa e umidità vicino alle finestre nelle case di nuova costruzione.
Ma allora, perché prima con i vecchi serramenti muffa e umidità vicino alle finestre era un problema quasi inesistente?
Semplicemente perché i vecchi serramenti “spifferavano” creando oltre a dispersioni termiche, un’areazione spontanea che cambiava in automatico tutta l’aria presente all’interno dell’abitazione.
Con i nuovi concetti costruttivi che portano ad isolare completamente la casa per motivi di benessere abitativo e di risparmio energetico, si va ad eliminare qualsiasi tipo di dispersione e di “spiffero” che si crea dai serramenti.
Questo causa condizioni climatiche interne diverse dal passato, con temperature e tassi di umidità maggiori che necessitano di accorgimenti diversi per vivere bene la propria casa .
Considerando il fatto che, nello svolgere le operazioni quotidiane come: respirare, lavarsi e cucinare, una famiglia media di quattro persone produce dai 10 ai 15 Litri di umidità al giorno.
Se questa umidità non viene eliminata periodicamente, si somma e a seconda della temperatura interna e alla presenza di eventuali ponti termici, l’umidità diventa condensa, depositandosi sulle superfici con temperature più basse.
Cosa c’entrano i ponti termici con la condensa ?
I ponti termici sono quei punti della casa dove a causa della dispersione si ha una temperatura superficiale più bassa, ed è proprio in questi punti che si formano condensa o addirittura, se il problema persiste nel tempo, anche la muffa.
Facciamo un esempio.
Mettiamo il caso che in casa tua ci sia una temperatura di 20°C e un’umidità relativa al 70%, qualora nell’involucro della tua abitazione ci dovesse essere un punto con temperatura superficiale inferiore a 14°C, in quel punto l’umidità presente nell’aria diventerà condensa.
Questo succede spesso, ad esempio, in corrispondenza del davanzale su cui posa il serramento se non è isolato, o in concomitanza del perimetro del serramento in presenza di un controtelaio metallico o una posa in opera errata oppure sugli angoli tra parete e tetto.
Nonostante in molti abbiano questa credenza, le finestre NON fanno condensa, ma possono esserne una causa creando un ambiente favorevole.
L’apparizione della condensa infatti, è più evidente sui materiali compatti come superfici metalliche, vetri, specchi etc. Mentre, nel caso di materiali porosi come mattoni, legno, tessuti, che hanno un assorbimento maggiore, l’acqua che si deposita al momento della condensazione viene in parte assorbita e quindi non appaiono le gocce.

A questo punto avrai sicuramente capito che se vuoi sostituire i tuoi vecchi serramenti o stai costruendo casa con dei serramenti più isolanti, devi cercare di eliminare per quanto possibile i ponti termici e dopodiché cambiare le tue brutte abitudini.
Ti stai chiedendo a che abitudini mi riferisco?
Eccole!
Come evitare o diminuire la condensa: abitudini da cambiare
Per diminuire la formazione di condensa nella propria casa ci sono alcuni accorgimenti da tenere in considerazione:
- Asciuga la biancheria all’esterno dell’abitazione o solo in vani con idoneo o forzato ricambio d’aria.
- Chiudi le porte mentre cucini e contemporaneamente arieggia l’ambiente.
- Limita il numero di piante nella tua abitazione.
- Non applicare umidificatori con acqua su caloriferi.
- Evita di lasciare la porta aperta del bagno dopo che fai la doccia ma, arieggia aprendo la finestra per qualche minuto
- Areare bene gli ambienti

Per eliminare la formazione di muffa nella propria casa ci sono alcuni accorgimenti da tenere in considerazione:
- Se isoli in modo ottimale la tua casa senza mitigare i ponti termici hai alte probabilità di avere condensa e muffa nelle tue finestre. In tal caso, la migliore soluzione è intervenire con un cappotto termico, che consiste nell’applicazione di lastre isolanti o rivestire le pareti con spessori di termointonaci.
- A parità di umidità, sollevando la temperatura diminuisce l’effetto condensa perché si innalza il punto di rugiada. I calcoli termici effettuati dagli esperti in conformità alla normativa sul risparmio energetico, tengono conto che l’aria interna di un edificio residenziale, debba avere la temperatura di 20°.
- Più è alta la temperatura più l’aria riesce a contenere umidità senza cederla. Quindi, anche in questo caso, la soluzione ideale è tenere, soprattutto in periodi invernali, una temperatura pari o superiore ai 20°.
- Arieggiare in modo corretto la casa è alla base del benessere tuo e della tua casa.
Ecco alcuni ottimi consigli su come arieggiare la casa
Sai che per quanto possa sembrarti strano, la tua casa può avere un’aria più inquinata di quella che trovi fuori per strada?
Allergie, asma, tosse e anche dermatiti possono essere una causa dell’aria malsana presente dentro casa, e sicuramente la formazione di condensa e muffa sono un fattore scatenante.
L’azione più importante che devi svolgere per scongiurare la formazione di condensa e per vivere in un ambiente più sano, è quella di arieggiare correttamente la tua casa.
Perché correttamente? Perché non sempre spalancare le finestre in modo incontrollato può avere effetti positivi ma, al contrario, in alcuni casi può essere addirittura deleterio.
Esistono due modi per cambiare l’aria nella tua casa:
- In modo manuale, aprendo nei dovuti modi e per un lasso di tempo corretto le tue finestre.
- In modo meccanico, tramite l’utilizzo di una VMC, ventilazione meccanica controllata (soluzione da preferire in caso di abitazioni ben isolate e sigillate).
Arieggiare correttamente in modo manuale dipende da molteplici fattori, come:
- Quante persone sono presenti all’interno dell’abitazione.
- Dimensione degli ambienti.
- Quante docce fai o quanto cucini.
- Che temperatura hai all’interno e che tipo di riscaldamento usi.
Non esiste uno standard ma proverò a darti una linea guida su cui basarti.
Areazione nel periodo estivo: Quando fa caldo il modo migliore per riciclare l’aria della casa è quella di aprire le finestre la sera quando fa più fresco, così facendo l’aria che entra non riscalda le pareti facendoti risparmiare sul raffrescamento.
Ad esempio, per una stanza di circa 12mq i tempi di riciclo sono:
- A finestra spalancata con corrente d’aria 10-15 min. circa.
- A finestra spalancata senza corrente d’aria 25-30 min. circa.
- Con anta ribalta con corrente d’aria 20-30 min. circa.
- Con anta ribalta senza corrente d’aria 2-5 ore. Circa.
Areazione nel periodo invernale: Quando fuori fa freddo e dentro casa usi il riscaldamento, aumenta la temperatura e con se la quantità di umidità contenuta nell’aria.
In questo periodo l’ideale sarebbe aprire poco e spesso le finestre soprattutto al mattino e alla sera e soprattutto in ambienti come bagno e cucina.
Tornando all’esempio di prima, per una stanza di circa 12mq i tempi di riciclo sono:
- A finestra spalancata con corrente d’aria 2-4 min. circa
- A finestra spalancata senza corrente d’aria 3-6 min. circa
Nel periodo invernale ti sconsiglio di utilizzare la ribalta e di lasciare la finestra aperta per un tempo superiore ai 30 minuti perché rischieresti di raffreddare le pareti e l’ambiente interno, aumentando l’umidità e causando formazione di condensa e muffa, senza considerare la dispersione termica che incide sulla bolletta!!
Arieggiare in modo meccanico con la VMC
La ventilazione meccanica controllata è la migliore soluzione sia in case di nuova costruzione, che in case che sono state riqualificate, perché in maniera automatica e intelligente regola e ricicla l’aria interna immettendone dell’altra nuova filtrata, abbassando anche l’umidità interna ed evitando formazione di condensa e muffa.
Inoltre al contrario di ciò che succede quando apri le finestre, la VMC re-immette l’aria nuova quasi alla stessa temperatura di quella che viene buttata fuori, generalmente con una perdita del 6/7% al massimo, migliorando di gran lunga non solo il benessere abitativo ma anche il costo della bolletta del riscaldamento.
Esistono due tipi di VMC, quella centralizzata e quella puntuale.
La VMC centralizzata viene installata principalmente nelle nuove costruzioni e prevede un’unità centrale che poi, grazie a dei canali, scambia l’aria nei diversi ambienti dell’abitazione.
La VMC puntuale è quella costituita da una macchina indipendente che generalmente viene utilizzata in case già esistenti soprattutto dopo dei lavori di riqualificazione come sostituzione serramenti cappotto ecc. ecc.
Consiglio sempre una VMC in caso di riqualificazione, perché se si è fatto un bel lavoro di isolamento e non si arieggia correttamente l’ambiente, vuoi per poco tempo disponibile o per particolari condizioni dovute ad altri fattori, la possibilità di insorgere in formazioni di condensa e in casi più gravi di muffa potrebbe essere elevato.
Finestre nuove e muffa: ultimi consigli
Ora che conosci quali sono le cause di muffa e umidità vicino alle finestre, come prevenirle e come eliminarle, vorrei darti altri piccoli accorgimenti per avere migliori risultati.
Ecco i miei ultimi consigli:
- In inverno spalanca le finestre spesso e per 2-4 minuti aprendo le porte interne per creare corrente.
- In inverno non tenere aperte le finestre per più di 15-30 minuti perché raffredda le pareti e oltre a fare condensa e muffa ti fa spendere di più in riscaldamento.
- Arieggia la sera quando la temperatura è più fresca in estate.
- La ventilazione meccanica VMC è la scelta migliore.
- In caso di riqualificazione la VMC evita condensa e muffa.
- La VMC oltre a ricambiare automaticamente l’aria, tramite un sensore elimina l’umidità in eccesso e re-immette l’aria nuova filtrata e ad una temperatura simile a quella interna facendoti risparmiare sulla bolletta.
- La VMC consuma pochissimo, circa come una lampadina.
Finestre nuove e muffa: Conclusione
Spero che questo articolo ti sia stato d’aiuto.
So che le informazioni racchiuse in questo articolo sono molte e si potrebbe creare un po’ di confusione.
Tuttavia, se hai delle perplessità o semplicemente vorresti una consulenza per sapere come eliminare la muffa dalle tue finestre clicca qui per una prima analisi del tuo caso specifico.
Insieme troveremo la soluzione più adatta.
Dino Tani
