Quanto durano le finestre? A influenzare la durata nel tempo delle finestre sono tre fattori: la qualità del prodotto installato, la posa in opera e la manutenzione.
Scegliere una valida finestra, con prestazioni adeguate alle esigenze dell’abitazione è il primo passo per ottenere un buon risultato. La posa in opera riveste un ruolo fondamentale. Determina se le prestazioni per cui quella finestra è stata certificata saranno mantenute anche una volta installata. Incide inoltre sulla durata nel tempo e sulla prevenzione di condensa, muffa, infiltrazioni d’acqua e dispersioni.
La corretta installazione di una buona finestra va poi tutelata attraverso la manutenzione.
Rispondo subito alla prima domanda. Una finestra installata in modo corretto dovrebbe durare almeno 30 anni.
Nell’articolo voglio approfondire come la posa in opera contribuisce a far durare le finestre, con le loro prestazioni, negli anni, come dovrebbe essere fatta, qual è la norma di riferimento e perché è importante rivolgersi sempre a posatori qualificati. Parlerò anche di manutenzione, elemento chiave per avere prodotti che durano a lungo nel tempo.
Norma UNI 11673 e posa in opera dei serramenti
A regolamentare la posa in opera dei serramenti è la norma UNI 11673 divisa in 4 parti.
Nella prima parte, norma UNI 11673-1, disciplina la corretta progettazione della posa in opera dei serramenti, fornendo indicazioni specifiche sui materiali di posa da utilizzare e su come usarli nei giunti di posa.
Contiene un principio importantissimo che ha cambiato il mondo dei serramenti. Richiede che le prestazioni certificate dal produttore del serramento rimangano tali anche una volta installato. Cosa che non sempre avviene, in particolare negli interventi di sostituzione e ristrutturazione.
Eseguire una corretta posa in opera seguendo i criteri della norma UNI 11673 nell’ambito di una nuova costruzione è relativamente semplice; serve una progettazione accurata e un’esecuzione adeguata. Serve anche la collaborazione tra i diversi professionisti a lavoro in cantiere. Il vantaggio è la possibilità di progettare il foro finestra e le fasi di installazione lavorando sul nuovo.
Posare un serramento in sostituzione è più complesso. Spesso significa lavorare senza una progettazione preventiva, intervenendo su lavori che possono avere più di 30 anni e su prodotti realizzati con materiali e tecniche che all’epoca non tenevano conto di isolamento termoacustico e tenute.
Quali sono le criticità nella sostituzione delle finestre e come incidono su durata e prestazioni
I casi di sola sostituzione dei serramenti sono sempre più frequenti, incentivati anche da bonus fiscali e detrazioni che il governo ha messo a disposizione.
Quando si interviene in sostituzione, in particolare nelle sostituzione semplice senza ristrutturazione dell’edificio, le criticità da affrontare sono tante e complesse.
Dobbiamo gestire i problemi delle vecchie installazioni e del foro finestra, spesso senza poter realizzare interventi troppo invasivi:
- ponti termici nel davanzale o nei quattro lati del foro finestra,
- fessure e crepe nel foro finestra,
- vecchi controtelai metallici o controtelai in legno marcescenti.
Quali sono i metodi di posa in opera delle finestre
Quando si interviene nella sostituzione delle finestre si utilizzano due metodi più o meno virtuosi:
- Posa in sovrapposizione: consiste nell’installazione della nuova finestra sul vecchio telaio. Questa soluzione è molto utilizzata perché più veloce ed economica, richiede poca tecnica e si vende facilmente. Viene percepita come meno invasiva, con meno polvere e senza interventi all’interno della parete.
- Posa in opera con rimozione del vecchio telaio: consiste nella pulizia completa del foro finestra che sarà predisposto per l’installazione del nuovo prodotto. Questo metodo necessita competenza ed esperienza e un po’ di tempo in più.
Ancora oggi il primo metodo è molto utilizzato, ma nasconde delle importanti criticità. Vediamo perché.
Meglio la posa in opera delle finestre in sovrapposizione o con rimozione del vecchio telaio?
Il metodo di sostituzione migliore prevede la rimozione del vecchio telaio. È l’unico modo per lavorare in conformità alla norma UNI 11673 e ci consente di garantire prestazioni e durata nel tempo delle finestre.
La posa in sovrapposizione è sì più economica e facile da realizzare, ma comporta delle criticità importantissime. Viene eseguita segando il traverso inferiore della vecchia finestra e utilizzando il telaio in legno esistente come supporto per installare le nuove finestre.
Ecco cosa succede:
- Le vecchie finestre sono ben più leggere di quelle attuali; fissarle su del legno vecchio, magari marcescente o comunque ancorato male alla muratura, causa una scarsa tenuta nel tempo. Le finestre andrebbero registrate spesso. Se il fissaggio precedente non è solido rischiamo addirittura la caduta dell’anta, un evento pericoloso da evitare assolutamente.
- Installando la nuova finestra sul vecchio telaio riduciamo moltissimo la luce che entra in casa. Oggi le finestre nascono con profili sottili, puntiamo a grandi dimensioni e a tanto vetro. Con la posa in sovrapposizione, a causa del vecchio telaio che permane, andiamo praticamente a raddoppiare la struttura dell’infisso, riducendo la parte vetrata.
- La posa in sovrapposizione peggiora anche le prestazioni della finestra installata. Installiamo il nuovo prodotto su una struttura preesistente e datata. Significa installare finestre ad alte prestazioni mantenendo foro finestra, eventuali controtelai e telai del passato, spesso usurati e pieni di dispersioni. La finestra non isolerà come dovrebbe, inoltre potrebbero crearsi problemi di infiltrazioni d’acqua, muffa e condensa.
Quali problemi possiamo evitare con la posa in opera con rimozione del vecchio telaio
La migliore soluzione consiste nello smontaggio totale della vecchia finestra per installare la nuova secondo la norma UNI 11673.
Puliamo completamente il foro finestra, ripristinandolo quando necessario. Lo predisponiamo alla nuova installazione e la eseguiamo con i giusti materiali di posa, frutto di un progetto specifico che ci consente di ottenere tutte le prestazioni previste e di far durare l’installazione a lungo nel tempo.
Questa soluzione evita:
- la riduzione della luce dentro casa,
- fissaggio instabile e poco duraturo,
- spifferi e infiltrazioni,
- condensa e muffa nel perimetro della finestra.
Vediamo adesso nel dettaglio gli elementi che dobbiamo tenere di conto quando si fa la sostituzione delle finestre.
Posa in opera finestre e controtelaio metallico
Nelle vecchie costruzioni anni 80 capita spesso che la vecchia finestra in legno o alluminio sia installata su di un controtelaio metallico.
Il metallo è un buon conduttore e “raffredda”, appunto, le superfici con cui è a contatto. In corrispondenza col controtelaio avremo quindi delle aree fredde che possono causa condensa e muffa.
Per gestire questo problema possiamo fare un taglio termico, si esegue un taglio longitudinale lungo tutta la lunghezza del controtelaio, per creare un’interruzione del ponte termico. Questa soluzione risolve in piccola parte il problema.
La soluzione migliore consiste nello smurare il controtelaio completamente, evitando così la presenza del metallo e scongiurando la formazione di muffa.
Posa in opera finestre e davanzale passante
Il davanzale passante è un davanzale unico in pietra o in marmo. Anche in questo caso abbiamo una conduzione termica che rende questo elemento e i suoi punti di contatto più freddi.
Per intervenire su questa criticità si esegue un taglio trasversale del davanzale, applicando poi un isolante termico tra la parte interna e quella esterna.
Consente di evitare il contatto della porzione esterna con quella interna, interrompendo la conduzione termica.
Posa in opera finestre e cassonetto non coibentato
I vecchi cassonetti degli avvolgibili non erano isolati in alcun modo. Sono prodotti degli anni 60,70 e 80 che creano una sorta di ponte con l’esterno da cui passano aria e rumore.
Quando sostituiamo le finestre è importante intervenire anche sul cassonetto isolandolo con materiali termoacustici o sostituendolo. Meglio evitare il tappo (o cielino) scorrevole che non consente una chiusura efficace.
Se non interveniamo su questo aspetto aria e rumore continueranno a passare dal cassonetto.
Posa in opera qualificata e posatore qualificato
Non esiste la posa in opera qualificata o certificata. La posa in opera non si può certificare, salvo alcuni protocolli volontari, ben diversi da una certificazione vera e propria. Quello che può essere qualificato è il posatore di serramenti.
La norma UNI 11673-2 ha introdotto le qualifiche di posatore di serramenti livello EQF3 e EQF4.
- Il posatore senior EQF3 è l’operatore che dovrebbe installare le finestre. Ha competenze e conoscenza che gli permettono di eseguire in modo corretto quanto indicato nel progetto di posa e nelle tavole fornite dal caposquadra, livello EQF4.
- Il posatore caposquadra EQF4 è un esperto di infissi e serramenti. Ha tutte le competenze del posatore senior e può gestire alcuni aspetti di progettazione realizzando tavole di posa specifiche. Collabora quindi con il progettista per realizzare un progetto di posa efficace.
Per avere finestre installate bene e che durano a lungo negli anni è importante rivolgersi sempre a professionisti qualificati.
Manutenzione finestre e durata nel tempo
Una corretta posa in opera permette di avere una finestra installata bene, con tutti i suoi valori e con materiali realizzati e applicati per isolare e sigillare a lungo nel tempo.
Per avere finestre che durano 30, 40 o 50 anni è importante eseguire una manutenzione puntuale ed attenta.
Con il passare del tempo alcune componenti delle finestre possono usurarsi o modificarsi. Potrebbe essere necessario registrare le cerniere, lubrificare le parti meccaniche o intervenire sulle guarnizioni.
In Tani Serramenti forniamo assistenza e manutenzione per finestre e porte. Sappiamo bene quanto questo aspetto è importante per garantire i prodotti installati.
Consiglio una verifica annuale delle finestre e una manutenzione puntuale, anche in base alle indicazioni del libretto della finestra installata. In questo modo i prodotti che acquisti possono durare davvero per anni, mantenendo sempre ottime prestazioni e massimo comfort.
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