Il controtelaio finestra è l’elemento che connette il telaio con la parete. Svolge una funzione importantissima e incide sulle prestazioni delle finestre. Per evitare problemi è importante scegliere quello giusto e curare con attenzione la sua installazione.
I controtelai moderni sono termici, interrompono quindi la conduzione termica tra esterno e interno creando un alloggio isolato per le finestre. Nell’edilizia del passato si utilizzavano spesso controtelai metallici, causa di tanti problemi, in particolare quando andiamo a installare prodotti ad alte prestazioni, senza prima intervenire sul controtelaio in metallo.
Nell’articolo vedremo insieme che cos’è il controtelaio per finestre, a cosa serve, perché è utile e come scegliere quello giusto per evitare problemi. Tratteremo anche la norma UNI 11673-1 e le sue indicazioni su scelta e posa del controtelaio.
Che cos’è il controtelaio finestra
Il controtelaio è la struttura che connette finestra, parete e, quando presente, cappotto termico. Funge da alloggio per finestre, oscuranti e accessori.
Si installa nel foro finestra in una fase preliminare del cantiere. Serve a guidare i vari operatori a lavoro, dall’intonachino al cappottista, che avranno modo di intervenire utilizzandolo come punto di riferimento.
Con il controtelaio si possono svolgere tante lavorazioni senza rischiare di danneggiare le finestre. Questo strumento consente di migliorare le prestazioni d’insieme della finestra installata, prevenire problemi e velocizzare il cantiere.
Come è cambiato il controtelaio nel tempo
Il controtelaio è migliorato e evoluto nel tempo; sono cambiati i materiali e i metodi costruttivi. Oggi i controtelai nascono con attenzione alla termica e con in mente le massime prestazioni.
Nel passato erano molto diffusi i controtelai in metallo, alcuni dei quali si incontrano ancora. Sono strumenti che nascono per migliorare le fasi di cantiere, ma che causano delle importanti criticità. Ne parlerò a breve,
Perché il controtelaio metallico causa condensa e muffa
Il controtelaio in metallo è realizzato in materiale conduttore. Freddo e calore attraversano il controtelaio metallico allineando la sua temperatura a quella della parete esterna.
Il risultato, in particolare in inverno, è la formazione di un perimetro freddo intorno alla finestra. In questa zona si formano condensa e muffa.
L’aria calda e umida della casa incontra la superficie fredda nella zona del controtelaio metallico, dando inizio alla condensazione.
Ora, è giusto dire che anche noi in passato abbiamo usato dei controtelai metallici. Ma le condizioni del passato erano molto diverse. Con le finestre di una volta, senza criteri termici e tenuta all’aria, questo strumento non causava i problemi di oggi.
Sono passati più di vent’anni, l’edilizia è evoluta e con lei i suoi prodotti. Oggi abbiamo finestre isolanti che chiudono la casa in modo quasi ermetico. Se le installiamo su un controtelaio metallico invalidiamo le prestazioni, oltre a creare un problema di muffa praticamente certo.
Come scegliere il controtelaio per finestre e cosa dice la norma UNI 11673-1 a riguardo
La norma UNI 11673-1 fornisce indicazioni su come scegliere il controtelaio delle finestre. È la norma di riferimento per progettare ed eseguire l’installazione dei serramenti, una vera e propria guida per progettisti e serramentisti.
La norma disciplina l’utilizzo di materiali come il metallo per i controtelai e introduce l’obbligo di verificare l’assenza di ponti termici. Questo per favorire l’utilizzo di materiali isolanti come legno e materiali plastici.
Il giusto controtelaio è quello isolante, progettato e costruito per garantire massimo isolamento termico.
Che cos’è il controtelaio monoblocco isolante
Il controtelaio monoblocco isolante è un’ulteriore evoluzione del controtelaio.
Si tratta di un controtelaio termico che, una volta assemblato, diventa un unico blocco coibentato, progettato e dimensionato per ospitare finestre, oscuranti e accessori. Se il progetto prevede avvolgibili o frangisole, come testa ha un cassonetto isolato.
Lo utilizziamo principalmente nelle riqualificazioni energetiche con cappotto termico. Il monoblocco isolante consente infatti una connessione più semplice ed efficace tra cappotto, finestre e pareti.
Tutela e velocizza il cantiere. Utilizzando il controtelaio monoblocco isolante evitiamo lavorazioni molto complesse dove il minimo errore può causare dispersioni, fessure e infiltrazioni di difficile risoluzione.
Come deve essere installato il controtelaio per finestre e cosa dice la norma UNI 11673-1
Il controtelaio per finestre va curato con attenzione in fase di progettazione e posa in opera. Una volta installato e intonacato, intervenire significherebbe rompere il muro e rifare tutto il lavoro.
La norma UNI 11673-1 fornisce indicazioni specifiche su come gestire lo spazio tra controtelaio e parete, il giunto primario.
Il principio è quello di mantenere prestazioni coerenti a quelle del giunto secondario (spazio tra controtelaio e finestra) e ai valori certificati della finestra.
Oltre a un fissaggio meccanico efficace, il giunto primario dovrà garantire:
- termica,
- acustica,
- tenuta aria-acqua-vento.
Serviranno prodotti adeguati ad ottenere queste prestazioni, selezionati con cura e applicati bene.
Chi dovrebbe installare il controtelaio finestra?
Nell’edilizia moderna la posa del controtelaio dovrebbe essere fatta da un posatore qualificato EQF3, coordinato dal caposquadra EQF4.
Per installare in modo corretto questo strumento servono esperienza, formazione e competenza. Il personale a lavoro dovrà conoscere bene le metodologie di posa in opera e saper usare in modo corretto materiali di posa ad alte prestazioni.
Conclusioni
Il controtelaio per le finestre deve essere in materiale isolante. I moderni controtelai nascono con elementi in legno e materiali plastici, sono progettati per garantire isolamento termico e resistenza nel tempo.
I vecchi controtelai metallici sono un problema dell’edilizia passata. Non vanno installati per nessun motivo. Se sono presenti vanno rimossi prima della sostituzione.
Esistono anche tecnologie più evolute, come il controtelaio monoblocco isolante, utile nelle riqualificazioni energetiche e se progetti di installare il cappotto termico, anche in futuro.
L’installazione del controtelaio va gestita secondo le indicazioni della norma UNI 11673-1, con i giusti materiali di posa e le corrette metodologie. Ad eseguirla dovrebbero essere posatori qualificati EQF3 e EQF4.
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