In questo articolo vediamo come puoi mettere in sicurezza finestre e porte installando serramenti antieffrazione, inferriate e oscuranti. Approfondiremo le caratteristiche dei serramenti blindati, le classi di sicurezza disponibili e le strategie per rendere la tua casa più sicura.
Proteggere la casa è importante anche ad Olbia e nel nord della Sardegna, le aree dove operiamo.
Interveniamo spesso su ville e case private con grandi vetrate e numerosi ingressi che necessitano una progettazione antieffrazione specifica.
Cosa sono i serramenti antieffrazione
L’antieffrazione è la capacità di resistere o rendere difficoltoso ai malintenzionati lo scasso di porte e finestre.
Questo grado di resistenza allo scasso si misura tramite test specifici e simulazioni. I test prevedono tentativi di effrazione con vari strumenti che vanno da un semplice cacciavite a strumenti elettrici di grande potenza.
Quello che viene misurato è il tempo di attacco al serramento e il modo in cui questo resiste. Il serramento più sicuro è quello che tiene impegnato uno scassinatore con strumenti avanzati per il maggior tempo possibile.
I serramenti antieffrazione sono costruiti con criteri di sicurezza elevati e dotati di accessori specifici che li rendono più complessi da scassinare.
A regolamentare questo aspetto c’è una norma specifica, la UNI EN 1627. Vediamola insieme.
Cosa dice la norma UNI EN 1627 classi di sicurezza RC per i serramenti
La UNI EN 1627 specifica i requisiti e i sistemi di classificazione della resistenza all’effrazione di porte, finestre, facciate continue, inferriate e chiusure oscuranti.
Le classi in cui vengono inquadrati i serramenti vanno dalla classe RC1 (meno performante) alla RC6 (più performante).
Sotto puoi vedere una tabella di riferimento con le classi antieffrazione e il livello di resistenza che offrono:
RC1 | Livello minimo. Deve resistere a un tentativo di effrazione improvvisato, con l’utilizzo del corpo (spallate e calci) o di attrezzi non professionali. | Sconsigliata per gli infissi esterni. |
RC2 | Deve resistere a tentativi di scasso poco ingegnerizzati con l’utilizzo di semplici attrezzi come i cacciavite. Il tempo di attacco misurato nel test è di 3 minuti. | Classe di sicurezza molto bassa, può essere utilizzata in casi specifici. |
RC3 | Deve resistere a uno scassinatore con esperienza che utilizza semplici strumenti da scasso. Il tempo di resistenza del test è di 5 minuti | Classe di sicurezza base per case e villette senza criticità specifiche. |
RC4 | Deve resistere a uno scassinatore esperto che fa uso di seghe, martelli, accette, scalpelli, trapani portatili a batteria. La durata dell’attacco è di 10 minuti. | Valida per case e ville indipendenti che necessitano maggiori misure di sicurezza antieffrazione. |
RC5 | Deve resistere a scassinatori professionisti che utilizzano diversi strumenti di scasso avanzati e rumorosi. La durata dell’attacco è di 15 minuti. | Consigliata per edifici che necessitano altissima sicurezza antieffrazione. Non è molto diffusa nelle abitazioni, ma può essere prevista per progetti specifici. |
A un determinato livello antieffrazione corrisponde una tipologia di vetro, che deve essere accompagnata da una ferramenta di chiusura adeguata e da un’installazione corretta.
Le grandi vetrate necessitano delle attenzioni specifiche. Abbiamo grandi superfici vetrate che devono garantire ottima resistenza all’effrazione.
Il serramento antieffrazione ha la funzione di deterrente. Più complesso è lo scasso, più è probabile che lo scassinatore desista.
Come mettere in sicurezza la casa con finestre e serramenti
Per mettere in sicurezza la casa non bastano le sole finestre antieffrazione. Serve una strategia che preveda un sistema di serramenti blindati, affiancato da un allarme evoluto.
La sicurezza in casa va progettata in base agli obiettivi e alle esigenze del contesto in cui si trova l’abitazione. Quelli che seguono sono i principali strumenti che possiamo usare come deterrente per migliorare la sicurezza dell’edificio.
Finestre antieffrazione
Il livello si sicurezza minimo per le finestre è la classe RC2 che prevede:
- ferramenta con diversi nottolini a fungo antisollevamento posizionati lungo il perimetro del telaio e dell’anta;
- piastra metallica posta dietro la maniglia, a pulsante o con chiave;
- minimo vetro stratificato antieffrazione P4.
Esistono finestre che nascono con sistemi di sicurezza integrati, certificate in classe RC3, la classe consigliata per gli edifici isolati dove serve più resistenza.
Per raggiungere una classe antieffrazione adeguata, non dobbiamo necessariamente installare una finestra blindata; possiamo combinare la finestra con oscuranti e inferriate per arrivare a risultati molto importanti.
Persiane antieffrazione
Le persiane, sia a lamelle orientabili che a lamelle fisse, possono essere dotate di un sistema antieffrazione.
Generalmente, le persiane raggiungono classi di sicurezza tra RC2 ed RC3 e sono un’ottima alternativa alle inferriate.
Una persiana blindata in classe RC2 ed RC3 deve essere dotata di:
- barra di rinforzo riporto centrale;
- barre e piastre in acciaio lungo le lamelle e sui meccanismi di movimentazione che costituiscono una robusta griglia completamente nascosta dai profili in alluminio;
- rostri anti-strappo;
- serratura di sicurezza a 3 e 5 punti di chiusura;
- gruppo cerniera a pettine maggiorato con spinotti antisfilamento.
Avvolgibili antieffrazione
Le moderne avvolgibili utilizzano tecnologie antieffrazione che proteggono la casa dai tentativi di scasso. Chiudono in modo completo la finestra, lasciando pochissimo spazio di azione per l’eventuale scassinatore.
Con le avvolgibili possiamo arrivare anche a una classe di sicurezza RC5.
Inferriate
Le inferriate, apribili o fisse, consentono di migliorare la classe antieffrazione della finestra creando un importante ostacolo allo scassinatore.
La classe media delle inferriate è tra la RC3 e la RC4.
Porte blindate
La porta blindata deve garantire massima sicurezza per l’ingresso. Deve essere coerente con le scelte fatte per le finestre e offrire resistenza.
La classe di sicurezza minima per la porta blindata è la RC3. Possiamo considerare classi superiori in base alle tue esigenze e alla posizione della tua abitazione.
Perché serve una posa in opera adeguata alla classe di sicurezza del serramento
La resistenza offerta dal serramento va mantenuta anche nei fissaggi della posa in opera.
Se scegli un serramento con classe di sicurezza RC4, non dovrà avere punti deboli a livello di installazione. Il ladro finirebbe per concentrarsi proprio su queste debolezze, invalidando la resistenza del prodotto.
In conformità con la norma UNI 11673, le prestazioni certificate devono essere mantenute anche in opera.
La posa in opera va progettata con attenzione. Ad eseguirla dovrebbero essere posatori esperti, formati e qualificati secondo la UNI 11673.
Come mettere in sicurezza la casa con un sistema di allarme
Per migliorare il livello di sicurezza e la funzione deterrente, consiglio di combinare i serramenti antieffrazione con un sistema di allarme moderno.
I serramenti creano una barriera che scoraggia l’eventuale scassinatore. Il sistema di allarme contribuisce a far desistere l’aggressore.
Come scegliere i serramenti antieffrazione
Per scegliere i serramenti antieffrazione adatti a te e alla tua abitazione servirà analizzare il contesto in cui abiti e le tue esigenze specifiche.
La classe che consiglio è la RC3, raggiungibile combinando finestre, oscuranti e accessori o direttamente con finestre blindate che utilizzano tecnologie avanzate.
In casi particolari possiamo valutare anche una classe RC4 o RC5.
Consulenza, analisi e confronto con i tecnici ci permettono di individuare i serramenti più adatti a te e garantire la massima sicurezza per la tua casa.
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